Gemme

Anello con tanzanite

TANZANITE


La Tanzanite è la varietà gemmologica di colore blu-viola indaco della Zoisite. Un blu intenso, con tenui e ipnotici bagliori violacei, una luce magica.


L'unica miniera di Tanzanite è appena sotto l'equatore, in Tanzania: le miniere di Merelani in prossimità del Kilimanjaro; si tratta di uno dei minerali più rari al mondo poiché la riserva dovrebbe esaurirsi tra 12-15 anni. 


Le miniere di Merelani potranno fornire il minerale ancora per 10-15 anni, dopodiché il mercato internazionale non sarà piú alimentato e il prezzo del minerale sarà destinato a salire. La sua reperibilità in una gioielleria, già difficoltosa oggi, diventerà quasi insostenibile.


L'azienda Andreagioielli fin'ora è riuscita a vendere Tanzanite di alta qualità anche a livello internazionale, come ad esempio in Russia o in America.


L'Estrazione del minerale ha determinato in passato un vasto sfruttamento del lavoro minorile (come successe per i diamanti africani), cosí che è nata la Tanzanite Foundation, associazione no-profit il cui proposito è la redistribuzione agli indigeni degli introiti derivati dal commercio di Tanzanite. Tale associazione ha anche inaugurato la campagna "Be born to Tanzanite" per trasformare questo minerale nella 'birth-stone' ufficiale dei ricchi di tutto il mondo, il dono da regalare ai neonati a simboleggiare il miracolo della vita.

Nomenclatura del minerale

Subito dopo la scoperta di questa nuova gemma ci si pose il problema di darle un nome appropriato poiché l'epiteto di Zoisite blu purtroppo si dimostra infelice in inglese, somigliando il lemma "zoisite" a suicide, suicidio. Il nome "tanzanite", ormai entrato nel linguaggio comune mondiale, venne coniato ex-novo dalla gioielleria Tiffany di New York nel 1967. Perfino una nota casa automobilistica tedesca ha introdotto tra i vari colori per scegliere una macchina il color "blu tanzanite", dimostrando con ciò che il temine "tanzanite" sta gradualmente entrando nel lessico consueto.

Le Zoisiti di altri colori che si trovano nelle miniere di Merelani, quali la verde, gialla, prenderanno il nome si Zoisite verde, Zoisite gialla, ma non Tanzanite gialla, o Tanzanite verde. Sarebbe formalmente scorretto utilizzare il termine "tanzanite" per Zoisiti di colore diverso da quello blu, la quale appunto esiste solo in Tanzania. Detto ciò, nel mercato internazionale di gemme non è raro sentir parlare di Tanzanite verde o Tanzanite rosa.

 

La vera storia della scoperta della Tanzanite

La Tanzanite, al contrario di qualsiasi altra pietra preziosa, può vantare uno scopritore.

Riportiamo parte di un’intervista fatta allo scopritore, Ndugu Jumanne Ngoma così come apparve nella prestigiosa Rivista Gemmologica Italiana - volume 2, numero 2 relativa all'estate 2007:

D. Mr Ngoma, quando ha trovato per la prima volta la Tanzanite?

R. Ho trovato la Tanzanite a Merelani, Arisha nella zona Di Kiteto nei primi giorni di gennaio 1967. Stavo andando a trovare i miei parenti che vivevano in quella zona, quando passeggiando ai piedi delle colline vidi sparsi per terra alcuni cristalli di colore blu. Aveva da poco piovuto e dalla collina scendevano rigoli abbondanti di acqua che lavando la terra misero in luce questi meraviglioso cristalli blu. [...] Erano belli, trasparenti, e nel giro di qualche ora ne raccolsi molti, selezionai i 5 kilogrammi piú belli.

D. Quale è stato il cristallo piú grosso che abbia mai trovato?

R. Era un cristallo trasparente, rotto purtroppo e grande come un braccio (indicando il suo avambraccio).

D. Cosa fece poi?

R. Un mio amico minatore mi consigliò di prendere il pullman e di andare fino a Nairobi, a 300 kilometri da Arusha, dove il commercio delle gemme era molto piú sviluppato. Cosí mi feci prestare i soldi ed andai a Nairobi. Mi presentai ad una ditta specializzata nel commercio delle gemme e feci vedere loro i miei 5 kilogrammi della mia nuova scoperta. Controllarono con attenzione ma nonostante molta esperienza in fatto di pietre preziose dell'Africa orientale, non avevano mai visto niente del genere. Mi tranquillizzarono dicendo che se li avessi lasciato i 5 kg da me prima scoperti, avrebbero potuto investigare la natura del nuovo minerale e, non appena avessero saputo di cosa si trattava, mi avrebbero informato.

D. Mi sta dicendo che ha lasciato 5 kilogrammi di Tanzanite a delle persone mai viste prima senza nessuna garanzia e senza nessuna ricevuta!?

R. Sì, in cambio mi diedero i soldi dell'autobus per tornare a casa ad Arusha, e la promessa che si sarebbero fatti vivi loro. Li sto aspettando da 33 anni!!!

D. Come andò avanti la vicenda?

R. Alcuni campioni meno belli li tenni per me. Quindi contattai l'ispettore minerario della zona, Mr Bill, per chiedere un'analisi dettagliata; lui era in contatto con l'Europa. Anch'egli rimase straordinariamente colpito dalla mia scoperta. Poco dopo inviò in Germania alcuni campioni per analisi dettagliate. Dopo 10 mesi Mr Bill ricevette la risposta dalla Germania nella quale si certificava che ciò che avevo scoperto non era un minerale nuovo, era però una nuova varietà di Zoisite: la Zoisite blu. Mr Bill confermò il valore scientifico della scoperta, ma mi disse che dal punto di vista economico [a quel tempo] non aveva mercato. Cosí, scoraggiato, lasciai a lui gli altri campioni che erano rimasti e ritornai nel mio villaggio.

D. Manuel D'Souza, colui che in letteratura viene erroneamente riconosciuto come lo scopritore della Tanzanite, cosa c'entra in questa storia?

R. Dopo circa un anno, ma la data precisa non la ricordo, venni a sapere che un'altra persona, appunto Manuel D'Souza, non solo stava raccogliendo Tanzanite nella zona scoperta da me e quindi di mia proprietà ma andava a dire in giro di esserne lo scopritore.

D. Nessuno in Europa o in America la consce?

R. Certo, per forza, perché per 17 anni dalla data della mia scoperta, il 1967, al 1984, tutti sono andati a dire in giro, ai commercianti, ai collezionisti e ai gioiellieri, che era stato D'Souza a trovare la Tanzanite. Ora con la sua intervista (disse rivolgendosi a Valerio Zancanella) spero che il pubblico sappia la verità.

 

L'energia della gemma

Potenzializza le energie mentali e il chakra del cuore, determinando pensieri puri. La visione delle gemme di alta qualità investe l'osservatore del senso di bellezza, un'arcuata luce blu, ipnotica, seducente: tutto ciò rappresenta un riflesso di quelle facoltà emozionali e mentali che la pietra risveglia nella propria interiorità.

La Tanzanite induce un senso di felicità a causa della sua azione energetica sottile di integrazione tra cuore e mente; calma le menti iper-attive, riporta ordine nel caos. Impossibile mentire a se stessi quando la Tanzanite è nel proprio campo aurico, quello che si sa dal cuore emerge.

Rubino, Quarzo, Diamante e Zoisiti armonizzano bene con la Tanzanite.

 

Valutazione della Tanzanite

Nonostante la Tanzanite sia senza ombra di dubbio una delle gemme sulla quale porre maggiore attenzione, sia dal punto di vista estetico sia da quello commerciale, è chiaro che altrettanta attenzione vada posta sulle qualità della Tanzanite che si intende acquistare.

Esistono infatti Tanzaniti di altissima qualità, limpide ed intensamente blu, e Tanzaniti di infima qualità, quasi incolori, opache.

Un parametro di fondamentale importanza per la valutazione di una Tanzanite è il colore; questo viene definito attraverso tre fenomeni accessori caratteristici che valgono per ogni specie mineralogica e sono: 1) il pleocroismo, 2) le zonature, 3) i cambiamenti.

1. Pleocroismo

La Tanzanite per via della sua composizione chimico-fisica e cristallografica è caratterizzata da un fortissimo pleocroismo che si caratterizza per tre colori molto piacevoli: il viola, il blu e - per ultimo - il porpora.

Il pleocroismo determina all'interno della gemma, grazie alle faccette con cui viene tagliata, la sovrapposizione e l'interazione dei vari colori. Il taglio, quindi, gioca un ruolo molto importante nella determinazione della qualità.

2. Zonature

Le zonature, o accumuli di colore, sono delle variazioni di intensità del colore all'interno di una stessa gemma, che quindi non risulta essere uniforma ma presenta delle parti di colore diverso dal resto della pietra. Le zonature sono presenti nelle tanzaniti in maniera frequente e sono da considerarsi alla stregua di rarità da sottoporre ai collezionisti o agli studiosi di distribuzione del colore nelle strutture cristallografiche dei minerali.

3. Cambiamenti

Per cambiamenti si intendono le variazioni di colore che una verietà gemmologica subisce al variare della fonte luminosa. Esempio piú famoso e bello da osservare si ha nella varietà di Crisoberillio che prende il nome di Alessandrite, che alla luce incandescente si presenta di colore rosso, mentre alla luce nordica cambia colore diventando verde.

La Tanzanite presenta un forte cambiamento: alla luce calda viene evidenziata la tonalità viola, mentre alle luci artificiali viene evidenziata - nella stessa pietra - la tonalità blu.

Quello che caratterizza la Tanzanite e che l'ha resa tra le gemme più ricercata è senza dubbio il suo colore. La Tanzanite si trova in un'ampia gamma di tonalità di blu/viola che va da tinte molto intense a tinte piú chiare.

La determinazione della qualità della Tanzanite, al contrario di quanto avviene per il Diamante, è tuttora lasciata ai singoli individui o alle singole aziende dove ognuno usa i proprî parametri per classificare il colore e quindi la qualità e il prezzo.

Il caso ideale è una Tanzanite che vanga tagliata con la tavola perfettamente perpendicolare alla direzione del blu, la nostra pietra avrà cosí come colore dominante il blu, senza il colore secondario cioè il viola. Tanto pií il nostro asse di taglio si discosta da quello ideale del blu puro, tanto maggiore sarà la componente viola che entra in gioco. Fino ad arrivare con la Tanzanite tagliata con la tavola perpendicolare alla direzione del viola: in essa domina il viola ed il blu sarà il colore secondario.

Gli angoli di taglio ideali per soddisfare la condizione ottica di riflessione totale della luce, vale a dire per mettere in risalto la bellezza della Tanzanite, sono: 40° per le faccette principali della corona, 42° per le faccette principali del padiglione.

 

Inclusioni nella Tanzanite

Per via della sua genesi, e per circostanze a noi ancora non note, la Tanzanite non presenta una vasta gamma di inclusioni che possano influire in maniera considerevole sul prezzo. Le inclusioni più comuni sono piccoli fiocchi di grafite, inclusioni liquide, e inclusioni di solfuri e ossidi.

Tali inclusioni non sono presenti con frequenza ed in quantità tale da presentare un problema per la valutazione della Tanzanite, come invece avviene per altre varietà di pietre preziose.

 

Trattamento termico

Il 90% della Tanzanite che si trova sul mercato ha subìto un trattamento termico. In pratica ha subito una riscaldata passando da un color marrone piú deciso ad un colore blu/violetto.

Se nelle fiere di minerali trovaste qualche campione di Tanzanite marrone, non scoraggiatevi perché riscaldare la Tanzanite facendola passare da marrone a blu non è per niente difficile.

Per ottenere un cambio di colore ottimale è necessario disporre di un forno che raggiunga una temperatura minima di 380-400 °C. Si prende un pezzo di carta stagnola (alluminio) di circa 400 cm3 e lo si cosparge di polvere isolante (sabbia), quindi si appoggia la Tanzanite e si avvolge formando una pallottola sferica. Sistemare il tutto nel forno, accendere. Sistemare velocemente il termostato del forno sui 600 °C controllando regolarmente sul display la temperatura. Una volta raggiunti i 600 °C spegnere lasciando la Tanzanite nel forno. Attendere: aprire la porta del forno solo quando la temperatura sul display è circa 30 °C, massimo 35 °C. Variazioni repentine di temperatura infatti portano nella maggior parte dei casi alla rottura del minerale, o a formazioni di fratture interne.

N.B. - In alcuni campioni il riscaldamento implica la formazione di inclusioni rossastre-marroni (solfuri).

La Tanzanite subisce il viraggio del colore ad una temperatura che si aggira sui 500 °C; se la temperatura aumenta troppo (680-700 °C) ci si pone nella posizione di poter subire la rottura del campione.

Infine, per temperature superiori, intorno agli 850 °C, si verifica il punto di non ritorno: la corruzione strutturale della Tanzanite con conseguente perdita della gemma.

 

La genesi della Tanzanite

Grazie al fenomeno geologico della Rift Valley l'Africa orientale è un forziere di minerali e pietre preziose: Rubini, Zaffiri, Granati, Tormaline, Crisoberilli, Quarzi...

La genesi delle vene di Tanzanite è di natura pegmatica, localizzata nelle ultime fasi del fenomeno; la maggior parte della Tanzanite si trova associata a vene pegmatiche a Ortoclasio e Quarzo. La roccia incassante in cui si trovano le vene tanzanitiche è un tipo di roccia metamorfica: lo Gneiss grafitico.

La spiegazione scientifica sul perché esista un'unica zona al mondo dove si rinviene questa varietà blu-violacea di Zoisite(Tanzanite) non è chiara alla comunità dei geologi e gemmologi. La Tanzanite è un minerale datato, attraverso il metodo degli isotopi, circa seicento milioni di anni.

 

Imitazioni della Tanzanite

Le imitazioni che spesso vengono utilizzate sono: gli spinelli sintetici blu, la zirconia sintetica blu, la fosterite sintetica blu, il vetro colorato blu, le doppiette di varie composizioni.


Indici di rifrazione

 

  • Zirconia cubica sintetica 2,170
  • Zircone 1,925 1,984
  • Corindone (naturale e sintetico) 1,762 1,770
  • Spinello sintetico 1,727
  • Spinello naturale 1,718
  • Tanzanite 1,691 1,695 1,704
  • Fosterite sintetica 1,636 1,651 1,669
  • Tormalina 1,624 1,644
  • Berillo 1,575 1,544 1,553
  • Iolite 1,542 1,547 1,551
  • Plastiche da 1,49 a 1,53
  • Vetri da 1,44 a 1,77

 

Come si evince da questa tabella, con il rifrattometro si possono ottenere dati certi che permettono di arrivare alla conclusione della ricerca, ciò grazie al fatto che gli indici di rifrazione della Tanzanite sono molto distanti dai valori di qualsiasi altra imitazione.

Se, però, ci si limitasse ad usare solo il rifrattometro si potrebbe definire Tanzanite buona una doppietta di Tanzanite su Tanzanite. Ecco dunque la necessità di porre in essere tutti gli esami gemmologici standard, in modo da escludere qualsiasi incomprensione o mal interpretazione dei dati.

La Tanzanite è birifrangente e colorata, e presenta un fortissimo pleocroismo rivelabile facilmente anche ad occhio nudo; al dicroscopio è evidentissimo, infatti osservandola da varie angolazioni si colgono colori diversi che variano dal viola, al rosso, al blu.

In commercio le falsificazioni della Tanzanite sono frequenti. In particolare la Tanzanite solamente viola o solamente blu, cioè senza sfumature, non esiste.

 

DANBURITE

Questa gemma venne scoperta nel 1839 a Danbury, nei pressi di New York; peraltro ulteriori giacimenti si trovano in Messico, Birmania, Russia-Giappone, Madagascar, Europa centrale (Cecoslovacchia).

La Danburite è un boro-silicato di calcio appartenente alle "gemme rare", dotata di una elevata durezza (sulla scala Mohs è di circa 7.25) che permette di incastonarla sui vari monili dell'arte orafa. La sua densità anche è piuttosto elevata per una pietra: 3 grammi al centimetro cubo.

Ma la caratteristica più saliente della Danburite è la sua eccezionale trasparenza.

Tendenzialmente il colore della Danburite è incolore o un pallido rosa tuttavia... a, seconda del giacimento di estrazione, la si ritrova anche nelle tinte marroncine o gialle.

Questo minerale è chiamato anche "pietra della gioia" o "pietra della celebrazione".

lE PIETRE PREZIOSE

AMETISTA

L'Ametista è particolarmente adatta alla meditazione, avendo il potere di calmare la mente; la sua vibrazione è viola purpureo.


AZZURRITE

Si presta bene per preparare l'individuo ai cambiamenti nelle proprie attitudini mentali. La sua vibrazione è blu-indaco scuro: essa tende a far emergere i pensieri inconsci portando al ricordo cosciente i blocchi psichici, in modo che quindi questi possano essere riconsiderati con una nuova luce e maturita: e cioè sradicati e superati.


CORNIOLA

Agata rosso-arancio, presenta un'energia più grezza rispetto agli altri membri della famiglia dei quarzi; la sua energia memorizza il flusso storico del pianeta e pertanto può essere usata per "vedere" nel passato.

L'effetto dell'Agata è quello di concentrare la mente rendendola attenta, mentre a livello fisico come tutte le vibrazioni rossiccie purifica il sangue. Collocata sul plesso cardiaco induce un sentimento puro nei confronti della Terra, infondendo l'amore per il pianeta che tutto sommato è, secondo me, importantissimo, essendo il pianeta Terra l'essere che ci dà riparo e protezione.


DIASPRO SANGUIGNO

È un potente purificatore del tessuto sanguigno: in particolare rinforza i reni, il fegato e la milza.


FLUORITE

Questa pietra tende a far evolvere la mente. Si manifesta in quattro vibrazioni: porpora, bluastro, ambrata e trasparente che corrispondono a determinate condizioni della mente.

Essa intensifica le onde cerebrali, portando più forza vitale (Serpente Bianco) nel circuito mentale.

A differenza della Corniola, la Fluorite non è una pietra intrinseca della Terra: secondo il pensiero della Raphaell - la pioniera della scienza esoterica applicata al regno minerale - la Fluorite è stata «trasportata qui da dimensioni piú elevate per esserci di ausilio nel corso del nostro processo evolutivo».

La Fluorite ha una capacità creativa interessante perché si manifesta addirittura in tre stati materiali: la forma ottaedrica, quella piramidale e quella a 'grappolo', ognuna delle quali non è superiore od inferiore rispetto alle altre ma ha pertinenza con finalità specifiche. L'ottaedro si sviluppa ad esempio dalla struttura a grappolo


GEMMA SILICEA (Crisocolla)

Color blu turchese, opaca, è una pietra femminile e passiva; espleta un'azione calmante, infonde pazienza e un senso di pace interiore

La Pietra Silicea è un catalizzatore per la veggenza, in quanto tende a far sorgere visioni spontanee negli individui ricettivi.


LAPISLAZZULO

È una pietra potente, usata nell'antico Egitto, adatta alla penetrazione mentale. Le sue vibrazioni aprono l'inconscio facendo affiorare quelle porzioni del passato ormai divenute un'itule fardello, dissolvendo i blocchi psichici.

Il Lapislazzulo, dal cui colore intenso un tempo si ricavava il pigmento "blu oltremare", non ha infatti un'azione curatrice ma di penetrazione nella mente.


MALACHITE

La Malachite ha la facoltà di assorbire energie, pertanto è una notevole pietra curativa. Nell'ambito della cristallo-terapia serve ad estrarre le energie squilibrate di un individuo, ed in tal caso è importante "ripulire" la Malachite esponendola al sole o adiagandola su un grosso quarzo.

La facoltà estrattiva della Malachite agevola l'emersione degli aspetti psichici che l'individuo non vuole vedere.


OSSIDIANA NERA

Come tutti i minerali neri è associata al primo chakra (coccige) che attiene alla fisicità dell'individuo (realizzazione del sé). L'ossidiana attira e proietta le energie spirituali dentro al corpo, affinché la volontà conscia le impieghi per azioni fisiche.


OLIVINA (Peridoto, Crisocolla)

Esprime le vibrazioni verdi più intense tra tutti i minerali verdi; essa compone la quasi totalità del mantello terrestre: si tratta di un silicato di magnesio-ferro che stimola l'azione curante ed autorigenerativa presente in natura.

L'Olivina detiene poteri calmanti se posta sul plesso cardiaco, inoltre riequilibra il sistema delle ghiandole endocrine, tonificando il corpo fisico.


PIETRA DI LUNA

La Pietra di Luna è un buon ausilio per il controllo emotivo, generando pace e tranquillità.


QUARZO CITRINO

Per il suo colore ambrato si rapporta con le energie solari: infonde calore e conforto, infonde energia creativa e sicurezza.

Il Quarzo Citrino si presta bene per rinforzare tanto il corpo fisico quanto la psiche.


QUARZO ROSA

È la pietra per eccellenza del chakra del cuore; trasmette una vibrazione rassicurante e lenisce le ferite affettive.

Il Quarzo Rosa dissolve i blocchi emotivi e riequilibra la circolazione energetica nel centro cardiaco, apportando un senso di sollievo e determinando il riaffioramento di esperienze emozionali represse


RODOCROSITE

La Rodocrosite si rapporta ai centri cardiaco e ombellicale, intensificando la circolazione energetica tra i chakra inferiori e quelli superiori.

Le sue vibrazioni determinano sul piano fisico una corretta respirazione, profonda lenta e regolare; inoltre ha azioni disintossicanti sul fegato.


TORMALINA

Ha il potere di intensificare le vibrazioni dell'aura e le onde cerebrali, in genere in cristalloterapia la si colloca come ponte tra un chakra e l'altro.

La Tormalina è un ausilio per migliorare il rapporto tra l'individuo e il mondo circostante.

La varietà verde ha la caratteristica di rinforzare il sistema nervoso, quella rosa agisce sui processi emotivi, quella nera ha azioni protettive deviando le energie negative; inoltre la tormalina si presenta in tutto lo spettro cromatico.

TROVA LA TUA PIETRA

IN BASE AL TUO SEGNO ZODIACALE

ARIETE

  • Diaspro Maculato
  • Rubino
  • Corallo
  • Ematite
  • Agata MEssicana
  • Corniola
  • Citrino
  • Avventurina
  • Diamante
  • Agata Muschiata

 

TORO

  • Quarzo Rosa
  • Lapis Lazzuli
  • Corniola
  • Zaffiro
  • Tormalina
  • Rodocrosite
  • Smeraldo
  • Turchese
  • Kyanite
  • Crisocolla
  • Ambra

GEMELLI

  • Citrino
  • Cristallo di Rocca
  • Occhio di Tigre
  • Agata
  • Quarzo Rutilato
  • Granato
  • Smeraldo
  • Crisocolla
  • Perla
  • Crisoprasio

 

CANCRO

  • Peridoto
  • Smeraldo
  • Pietra di Luna
  • Perla
  • Calcedonia
  • Crisoprasio
  • Rubino

LEONE

  • Quarzo Rosa
  • Diamante
  • Agata
  • Tormalina
  • Peridoto
  • Cristallo di Rocca
  • Ambra
  • Rubino
  • Onice
  • Diaspro Rosso

VERGINE

  • Corniola
  • Agata
  • Diaspro
  • Zaffiro
  • Ambronite
  • Pisite Gold
  • Topazio Azzurro
  • Agata Muschiata
  • Amazonite
  • Peridoto

BILANCIA

  • Smeraldo
  • Avventurina
  • Giada
  • Zaffiro
  • Agata Verde
  • Quarzo Fumé
  • Malachite
  • Opale
  • Tormalina
  • Quarzo Rosa

SCORPIONE

  • Granato
  • Agata Muschiata
  • Rubino
  • Diaspro
  • Opale
  • Corniola
  • Kunzite
  • Rodocrosite
  • Unikite
  • Topazio Azzurro

SAGITTARIO

  • Topazio Azzurro
  • Ossidiana
  • Calcedonia
  • Zaffiro Giallo
  • Peridoto
  • Opale
  • Ambra
  • Lapis Lazzuli
  • Azurite
  • Diamante
  • Perla

CAPRICORNO

  • Quarzo Fumé
  • Rubino
  • Onice
  • Giada Nefrite
  • Spinello
  • Malachite
  • Granato
  • Occhio di Tigre

 

 

ACQUARIO

  • Turchese
  • Malachite
  • Acquamarina
  • Pietra di Luna
  • Opale
  • Zaffiro
  • Agata Muschiata
  • Granato
  • Ametista
PESCI
  • Ametista
  • Opale
  • Pietra di Luna
  • Calcedonia
  • Fluorite
  • Zaffiro
  • Acquamarina
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